Precedentemente alla nascita di Alessandria, attorno al borgo Rovereto si erano accentrati vari villaggi fra i quali Borgoglio e Bergoglio. Il borgo di Rovereto (castrum roboreti) era circondato da mura che difendevano il castello e le abitazioni e costituiva il tipico borgo medievale. Pare che il nome di Rovereto derivasse dai numerosi boschi di rovere che circondavano il Borgo. All’interno di esso sorgeva, e sorge ancora, la chiesa di Santa Maria di Castello. Di fronte al castello di Rovereto, oltre al Tanaro, dove oggi c’è la Cittadella, si estendeva un centro agricolo chiamato Borgoglio, già collegato con un ponte sul fiume, consolidato e reso più robusto nel tempo e recentemente abbattuto.
Rovereto doveva essere un deposito delle merci che arrivavano da Genova ed erano poi destinate alle terre confinanti. Molti abitanti dei territori vicini (Marengo, Villa del Foro, Solero, Oviglio, Quargnento, Borgoglio) vedendo tanto traffico e denaro, vennero a stabilirsi a Rovereto che diventò un borgo fiorente e unito contro le prepotenze dei feudatari vicini. Sorse così il 3 maggio 1168 la Cittanova che ben presto si chiamerà Alessandria in onore del papa Alessandro III. Dopo l’alluvione del 1994 Borgo Rovereto è sede di una importante festa, che si tiene durante un weekend di Maggio, voluta dagli abitanti stessi come simbolo della rinascita della città; i cortili dell’antico borgo si aprono per ospitare concerti, mostre, letture e le vie si riempiono di bancarelle, teatranti e musicisti.